MincioRollerTour: E' andata bene, ma si poteva fare meglio...e dopo l'esperienza di questa prima edizione sicuramente sarà fatto! 
Una giornata che sembrava uggiosa di primo mattino si è trasformata poi in soleggiata per poi tornare a mezzogiorno leggermente nuvolosa, proprio nel momento in cui si desiderava il fresco; soprattutto la tavolata finale è stata graziata da una nuvola che per tutto il tempo del pranzo è stata sulla testa dei commensali rendendo fresca e piacevole una giornata di agosto.
sembrava che anche la condizione atmosferica fosse stata organizzata a puntino dalla MBE per arridere alle esigenze dei partecipanti alla prima MincioRollerTour. In realtà si tratta solo di una bella fortuna... ma a noi piace vantare certe conoscenze in alto, tant'é che tutte le tappe di "Roller Adventure" sono state dal punto di vista metereologico sempre perfette, e la cosa sorprende ancor di più se pensiamo che sempre le giornate che prevedevano gli eventi erano state burrascose.
c'é gente da ogni dove: Umbria, Puglia, Friuli, Aosta, Lombardia, Veneto, Abruzzo, Lazio, Campania, Trentino e dall'Austria ci ha onorato della sua presenza la campionessa mondiale downhill 2001 e professionista della world class di maratone Elisabeth Schrenk.. in dolce attesa (infatti eravamo indecisi se fargli pagare la quota di iscrizione per una o per due persone...).
Come sempre ad una "roller adventure" succede c'é di tutto anche ai piedi di questa gente: pattini di plastica e modelli in carbonio fatti su misura, pattini fitness a 5 ruote e carrelli con ruote da 100mm e altri che non superano i 72mm, skiroll e gente con pattini e bastoncino.
Insomma la diversità rende questi appuntamenti meravigliosamente divertenti e lungi dalla noia; anche come abbigliamento; dal pantalone largo "street" al body in lycra, chi usa il pettorale come canottiera direttamente sulla pelle, e chi invece lo mette in tasca (facendo disperare la giuria che o in un modo o nell'altro uno su due concorrenti nascondevano il pettorale). Chi con lo zainetto pieno di ogni ben di Dio, chi non si è portato dientro neanche uno straccio di ampolla per il beveraggio (anche se fontana e baretto lungo la strada davano possibilità di ristoro a tutti).
Il concetto era semplice ma non troppo: 3 possibilità di percorso "il baby" di 10km, il "medio" di 30km e il "duro" di 66km. Alla fine della scampagnata un bel finale di 4km dalla Diga a salire fino alla piazza sotto il castello di Ponti sul Mincio, in stile gara, per dar modo di sfogare la voglia di mettersi alla prova e confrontarsi con gli altri bravissimi rotellisti presenti.
Chi non era interessato all'aspetto agonistico poteva tranquillamente procedere per conto suo senza fare questo stop-pronti-via.
E anche per i più scalmanati questo voleva dire: una gara di 4 km dopo un "riscaldamento" di 62km.
Questa ciclabile è molto bella per "rollare" e sicuramente molti dei concorrenti vi torneranno in gita per loro conto nei prossimi periodi. Però è un parco che pur avendo le potenzialità di un piccolo paradiso non è tenuto molto bene dalle autorità competenti, e avrebe bisogno di una maggiore manutenzione e periodica pulizia. Può essere che l'occasione di manifestazioni del genere, possa sensibilizzare i politici affinché si prendano cura di questo patrimonio di tutti.
La partenza è stata bellissima! un serpentone umano lunghissimo; più di 80 persone sulle rotelle, disciplinate e corrette, con un'andatura non troppo veloce e non troppo lenta che accontentava e divertiva tutti, seguendo il suggestivo scorrere del fiume che nasce dal lago di Garda, in un panorama impagabile.
I ciclisti e pedoni in passeggiata non potevano che fermarsi in meravigliata contemplazione al passaggio di questa roller carrovana.
All'arrivo della prima sosta; la diga che porta i concorrenti dalla sponda olografica destra alla sinistra, sono solo 5 km, ma già si era formato un lungo elastico. Quindi i primi rinfrescandosi ad una meravigliosa fontana surgiva, hanno aspettato l'arrivo dei ritardatari...ma non per molto, ad un certo punto uno si è preso l'iniziativa di scappare "in fuga" scatenando l'inseguimento di tutti i migliori... e mettendo in crisi il programma perché la "moto ammiraglia" era rimasta indietro senza dare la possibilità ad essa di avvisare la testa del gruppo che la ciclabile ad un certo punto diventa per un 3/400mt sterrata, ed arrivarci a tutta velocità senza saperlo può diventare parecchio insidioso...difatti qualcuno preso alla sprovvista da questo fatto, un bel ruzzolone nella ghiaia se l'é fatto! tra questo e qualche discesetta con curve hard, ci sono stati ben sei interventi di medicamenti da parte della nostra ambulanza di supporto, ma nulla di grave o particolarmente doloroso... le solite "pizze" dei pattinatori.
Come si è detto ci sono stati quindi molti "scalmanati" ma anche loro nello spirito della manifestazione hanno "cazzeggiato" alla bisogna, come ad esempio nel fare la "ola" in marcia gridando "ooolééé" con l'intento di fare uno scherzetto ai numerosi pescatori presenti, i quali temono gli schiamazzi perché spaventano i pesci, e infatti le loro facce erano decisamente indispettite. Poi anche la sosta a Pozzolo al "super economicissimo" bar del circolo sportivo proprio in riva al fiume, dove qui il solito Giovanni Scandola, ne ha combinata un'altra delle sue, prendendosela più che comoda: panchina all'ombra+ghiacciolo+piedi scalzi per un relax podologico... mancava solo la siesta pomeridiana. Non fa meraviglia che quando il gruppo ha ripreso la marcia dovendosi ancora re-infilare i pattini, Giovanni si sia poi ritrovato al perenne inseguimento del gruppo dei primi, per essere ripartito a sua volta in ritardo: 'ai voglia a dire: "aspettatemi!"
Ma il massimo della situazione "non agonistica" è stato quando tutti i concorrenti della 10km si sono fermati a raccogliere le more di bosco! Per carità la manifestazione era "non agonistica", ma mi sembra che sia comunque una situazione più che surreale... i concorrenti di una marcia si fermano a raccogliere le more! Non è buffo?
Nel frattempo a Borghetto di Valeggio sul Mincio, i partecipanti della 30km visitavano l'incantevole borgo medioevale, con i suoi mulini funzionanti e le sue terrazze sul fiume, chi rifocillandosi al bar con piadine e paninazzi, chi visitando i negozietti di artigianato, prima di ripartire per la strada di ritorno.
Ma, more o non more, piadine o non piadine, a Ponti sul Mincio alla mitica sagra di S.Gaetano (dove si mangià così bene che la guida di "slow food" la consiglia), una tavolata di cento coperti aspettava tutti i concorrenti, con un menù principesco: pasta fredda, strangolini, porchetta, pomodori in insalata, acqua, vino e succo di frutta, e per concludere torta sbrisolona...tanto dopo una marcia così lunga ci si può ben permettere un lauto pasto.
Il primo a giungere sul traguardo è stato Matteo Mucelli, veneziano classe '88 e atleta di altissimo livello, che pur essendo abituato a fare gare vere e campionati con in palio titoli importanti, ha apprezzato la goliardia di questi avvenimenti così "poco seri", al punto di rammaricarsi di aver preso parte solo all'ultimo appuntamento, e dichiarando di voler farre tutte le tappe del "roller adventure" 2005.
Tutti felici e contenti, nel dopo pranzo ogniuno è ritornato alla propria dimora col sorriso stampato sulla faccia, di chi ha appena passato una giornata bellissima, sicuramente da ricordare.
Dettagli, foto e classifica da scaricare su:
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